martedì 18 dicembre 2012

L'indeciso Monti tra Napolitano, Bersani e l'azzera IMU Berlusconi




Giorgio Napolitano con le parole "rammarico" e "legislatura perduta" un giudizio negativo sul suo progetto politico finito nel momento in cui Mario Monti si e' dimesso a seguito della sfiducia sostanziale espressa dal segretario del PDL alla Camera. Si comprende lo stato d'animo di Napolitano, aveva nominato Monti senatore a vita per sottrarlo all'agone politico e concedere ai partiti di contro il tempo e l'opportunità per fare le riforme necessarie ad un ammodernamento dello Stato ad iniziare dalla legge elettorale. Lui sul proseguo e su un ulteriore settennato getta la spugna.
Napolitano non le manda a dire e coglie l'occasione ,di fronte alle alte cariche dello Stato per lanciare un chiaro avvertimento alle stesse ed al Paese, anzi più di uno, elevandosi ed puntualizzando che Lui non sarà responsabile degli sfaceli che già si intravedono.
In primis ha affermato che vuole una campagna elettorale che non azzeri, il lavoro svolto finora e, alla fine, conferira' Lui l'incarico e lo farà  sulla base dell'esito delle urne. Come dire prevale la Costituzione formale e non la prassi che ne voglia in uso una sostanziale, questa invenzione della seconda repubblica mai trasformata in norma costituzionale per incapacità del parlamento.

venerdì 15 aprile 2011

Michele Cimino e Gianfranco Micciche': "ATTENTI A QUEI DUE"

 
Scritto da: L'Indolente
Michele Cimino ha di recente ricordato al presidente della Sicilia Lombardo una verità storica. Non è dato saper come questi ha preso la sfilza di domande e se risponderà o meno. Cimino non è nuovo a battaglie per la sua terra basate su cose serie. Tonnosalmonato ne sà qualcosa per averlo intervistato più volte. Di recente Cimino ed il suo Leader Miccichè hanno abbandonato il nido comodo del PDL ormai poco sicuro in quanto in piena "frana" e stanno spiccando il volo verso una avventura in salsa leghista nell'assolatu Sud Italia, la qualcosa è molto interessante. E' dura ma...Attenti a quei due...gli attributi abbondano!
L'uno cattolico moderato l'altro rivoluzionario libertario, il primo mediatore, il secondo centroavanti di sfondamento, quello cuce e l'altro strappa, uno a Palermo l'altro a Roma a battagliare per la Sicilia. Inseparabili dalla nascita di FI sembrano culo e camicia , pappa e ciccia, u lazzu e a strummula, si compensano e si completano vicendevolmente. Una coppia che sembra un solo uomo con il pallino dell'interesse esclusivo del territorio fissata di cambiare il corso degli eventi della realpolitik.Una coppia "dei fatti", una "doppietta  pericolosa" per chi si trova nella  loro traiettoria di interessi. non hanno paura di niente....sono in missione per conto del loro popolo. Ripeto: Attenti a quei due.

martedì 5 aprile 2011

Emendamento "Anti-Truffa" allo Statuto Siciliano



Michele Cimino, il vice coordinatore di FDS, deputato all'assemblea regionale siciliana è noto per essere un tecnico del "Bilancio" e un pò meno un legislatore. Sarà perchè adesso siamo all'opposizione o piuttosto perchè ha avuto modo nella sua esperienza di governo di conoscere a fondo le entrate tributarie, di recente ha fatto una proposta molto interessante che ha presentato in una conferenza stampa. In sintesi si tratta di una modifica dello statuto che che se apportata, cassando tre paroline, fà ritornare in Sicilia le imposte sulle produzioni che attualmente prendono le vie centralistiche del ministero del tesoro.Il buon Cimino quindi tra l'impegno per Lampedusa , sia sul fronte fiscale che su quello turistico e l'impegno nell'organizzazione del partito trova il tempo per mettere sotto sopra la politica in Sicilia inviando a tutte le amministrazione locali una mozione a sostegno dell'iniziativa dell'emendamento che elimina la truffa. Mi sorge un dubbio: ma se era al governo che avrebbe fatto? Chi volesse  seguire Cimino potrà farlo oltre che sul suo blog anche su Twitter, o sulla sua pagina Fan su FB . Iinfatti di recente si è inoltrato nei meandri del web 2.0 con un nuovo blog che utilizza, tra l'altro, per promuovere la sua terra e la cultura che ruota intorno alla sua Agrigento.Chiaramente tra il volare alto per il disegno di un domani migliore della Sicilia e lo schiacciare di fastidiosi pidocchi che appestano e distruggono il Paese.

mercoledì 23 marzo 2011

FDS e Cimino contro il Comma-truffa dello Statuto Siciliano

Se la Lega pensa all'armonizzazione della fiscalità che passi dal superamento della dissonanza tra quella delle regioni autonome (in riferimento ai giochi s'intende) da parte sua l'amministrazione dell'isola propone la sua idea di federalismo.
Michele Cimino, parlamentare regionale siciliano di Forza del Sud, ieri ha presentato un disegno di legge per chiedere per la ripartizione delle entrate tra lo Stato e la Regione l'applicazione della territorialità' dell'imposta che porterebbe nelle casse della Regione siciliana un gettito di miliardi di euro.
"Il disegno di legge che oggi presentiamo - si legge nella relazione di presentazione -vuole modificare l’art.36 dello Statuto speciale sostituendo il secondo comma vigente con il seguente “ sono però riservate allo Stato le entrate dei monopoli dei tabacchi e del lotto”; conseguente l’iniziativa oggi promossa mira ad escludere che continuino ad essere riservate allo Stato “le imposte di produzione”. Nel fare ciò si vuole ribadire il principio della territorialità del gettito tributario in virtù del quale si potrebbero determinare nuove e maggiori risorse da destinare allo sviluppo della regione siciliana".
"Nel far ciò - continua la relazione - si ritiene di voler condividere parte della filosofia sottesa al federalismo fiscale che, a sua volta, immagina che “dal sistema della finanza derivata, si passerà gradualmente all’autonomia impositiva ed al criterio dei costi standard: in luogo del finanziamento della spesa storica, che può consentire anche sprechi e inefficienze, si farà riferimento ai costi corrispondenti ad una media buona amministrazione Ci sarà dunque una autonomia di entrata e di spesa di Regioni ed Enti locali. I nuovi tributi garantiranno flessibilità, manovrabilità e territorialità; le amministrazioni più efficienti potranno così ridurre i propri tributi”.

domenica 6 marzo 2011

Strani momenti.......


Da qualche giorno www.beppevicari.eu non esiste più. Ed anche questo blog langue. Non ho più voglia di postare , di stare in rete, di lasciare traccia delle cose che penso o faccio. Passerà...forse.

giovedì 24 febbraio 2011

Giovanni Mercadante un esempio ( in itinere) di malagiustizia.

Giovanni Mercadante dopo quasi 5 anni di detenzione, un processo con relativa condanna a una pena di oltre 10 anni ed un processo di appello con una sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste è libero. Per ora. Si! Per ora perché il PM che ne chiese la condanna in primo grado è convinto che le prove erano solide e non ci sta a passare per quello che ha sbagliato. E' convinto infatti che i sentito dire, che le parentele di parte di madre ( con opportuna discriminazione rispetto a quelle di parte paterna, infatti il parente presidente di tribunale non conta rispetto al parente mafioso), che i colleghi universitari di gioventù che hanno preso brutte strade, che la spiccata professionalità in campo medico scientifico, tali da farlo preferire dai mafiosi per la soluzione dei propri problemi di saluti ( come se i mafiosi siano pirla e in caso di bisogno devono optare per cattivi medici ), che il fumus dovuto e conseguenza dell'invidia dei politici e anche dei mafiosi ; ossia che tutto questo costituisce solide prove di colpevolezza.

venerdì 11 febbraio 2011

I WANT YOU : Campagna iscrizione a Forza del Sud

(Tratto da www.michelecimino.it)

Forza del SUD vuole te per il proprio esercito. Qualunque PC è una stazione di reclutamento. Nel box a destra trovi lo Zio Sam che ti condurrà , cliccandoci sopra, nel modulo per l'iscrizione online al nostro esercito.

No! non è un esercito convenzionale, le sue armi saranno  la partecipazione  ed il voto.

No! non è un esercito da fare accampare  nelle valli del Sud Italia in attesa di muovere alla conquista di altrui territori.

Come disse Euno lo Schiavo Ribelle siciliano "ogni uomo nato libero , libero deve morire" , lo disse molti secoli prima di Abramo Lincon, ed oggi gli uomini del Sud sono schiavi del modello di sviluppo del Nord.

No! l'esercito di Forza del Sud è un esercito di cittadini  traditi dai governati  succeduti dall'Unità d'Italia ad oggi ed indignati dalla inflitta minorità di 150 anni di storia coloniale.

Un esercito che è una forza : la Forza del Sud.

FDS intende caratterizzarsi quale “Partito territoriale traversale”, un Partito della “trasformazione”, che supera gli schemi tradizionali di impostazione ideologica e si qualifica altresì come “partito nazionale”.

FDS preso in atto del fallimento di gran parte della classe politica meridionale,  si impegna a porre le premesse per creare una “classe dirigente nuova” dando voce ai giovani, nella consapevolezza che la classe dirigente del futuro si “seleziona” con la formazione politica senza spazio ad invenzioni e a improvvisazioni.
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sabato 29 gennaio 2011

Il SUD vuole un Partito!

Roma, 25 gen (Il Velino) – Se si andasse ora alle elezioni il 21 per cento degli italiani potrebbe prendere in considerazione il “Partito del Sud”, una percentuale che arriva al 38 per cento nelle regioni meridionali. E quasi la metà dei potenziali elettori proviene dal popolo degli indecisi e degli astenuti. Ma solo il 3 per cento si dice certo di votare per la nuova formazione politica. È quanto emerge dalla ricerca commissionata dai parlamentari di “Noi Sud” all’Istituto per gli studi sulla pubblica opinione (Ispo) sulle “Potenzialità di un partito del Sud”, presentata oggi dal Renato Mannheimer a Montecitorio insieme Vincenzo Scotti, Elio Belcastro, Arturo Iannaccone e Luciano Sardelli. Secondo il sondaggio dell’Ispo, le cui rilevazioni sono state fatte il 24 e 25 novembre scorso, la conoscenza del nuovo partito “Noi Sud” è ancora poco diffusa. Il suo nome lo conosce al momento solo il 34 per cento degli italiani.

Polveriera Africa:Marocco, Tunisia, Egitto, l’unico dato certo è la sconfitta della democrazia in Costa d’Avorio


Le manifestazioni di protesta in Algeria prima e in Tunisia poi ed adesso in Egitto hanno quasi eclissato lo scontro politico in corso in Costa d’Avorio dove due candidati alla presidenza – il capo di stato uscente Laurent Gbagbo e il candidato dell’opposizione Alassane Ouattara – sostengono entrambi di aver vinto il ballottaggio del 28 novembre. Eppure, almeno finora, quella ivoriana resta di gran lunga la crisi più grave, almeno se si guarda alle conseguenze sulla popolazione. Lo dicono i numeri: in Algeria i morti durante gli scontri con le forze di sicurezza sono stati come, in Tunisia ed Egitto qualche decina, in Costa d’Avorio sono centinaia.

Inoltre in Costa d’Avorio è iniziato l’esodo dalla capitale Abidjan e da altre zone a rischio. Gli ivoriani fuggono temendo il peggio: a una media di 600 al giorno, cercano scampo nella vicina Liberia dove si stima che vi siano già 25.000 profughi. Infine i danni sono enormi tenuto conto che l’economia già sconta gli effetti di otto anni di instabilità e tensioni, iniziate con il fallito colpo di stato contro il presidente Gbagbo organizzato nel settembre del 2002, in seguito al quale il paese è stato diviso in due: il nord in mano alle forze antigovernative, raccolte sotto la sigla Forze Nuove, il resto del territorio controllato dall’esercito fedele a Gbagbo e una missione ONU, la Onuci 9000 uomini, a fare da cuscinetto lungo la linea di confine, appoggiata dai 5000 francesi della brigata LICORNE.

mercoledì 5 gennaio 2011